Sito archeologico & belvedere
“Lu Naracu”
LE PRESENZE ARCHEOLOGICHE
Gli affioramenti granitici di “lu Naracu” hanno costituito, sino dalla preistoria, una sorta di fortezza naturale facilmente difendibile con l’ausilio di brevi tratti murari fra roccia e roccia.
E’ probabile che nell’età del bronzo (1800 – 900 AC) la parte più alta sia stata occupata da un nuraghe (naracu in gallurese) del tipo a corridoio, mentre i numerosi ripari sotto roccia ( tafoni) presenti nell’area, devono aver avuto utilizzo sia come abitazione che come luogo di sepoltura.
I sondaggi di scavo realizzati dalla soprintendenza archeologica per le province di Sassari e Nuoro hanno restituito numerosi frammenti di vasi, in particolare ciotole, tegami, olle e inoltre fusaiole e macinelli. Presso uno dei tafoni sono stati invece rinvenuti alcuni resti ossei umani.
Testimonianze orali indicano che il villaggio vero e proprio composto da capanne circolari doveva invece sorgere ai piedi dell’affioramento roccioso, ove ora si estende il moderno abitato.
Lu naracu
Punto Panoramico
Da “lu Naracu” si gode uno dei tramonti più spettacolari di tutta la Gallura;
Il panorama spazia dalle montagne del Limbara, al paese di Luras, continuando verso il lago Liscia, fino alle coste e alle alture della vicina Corsica.
Archeologia
Il territorio di
Sant’Antonio di Gallura presenta diverse emergenze archeologiche.
La muraglia megalitica prenuragica ed il vicino nuraghe, localizzati in località Sarra di l’Aglientu, attestano la frequentazione del territorio a partite dalle fasi più antiche della “Civiltà dei Sardi.”
Oggi entrambi i siti sorgono davanti al Lago Liscia, che nasce dallo sbarramento del fiume omonimo, avvenuta fra il 1958 e il 1962.
Sant’Antonio di Gallura
sito archeologico & belvedere “Lu Naracu